Le proposte inserite in questa sezione del vademecum possono essere considerate un ampliamento delle precedenti essendo però localizzate in siti di particolare interesse ambientale, storico, culturale, collegati allo sviluppo turistico del territorio.
In considerazione di ciò, le aree di pesca potranno essere situate in ambienti naturali quali le sponde dei fiumi, dei canali, dei laghi o del mare, che non necessitano di modifiche sostanziali per consentire l’esercizio della pesca.
Una delle finalità del progetto, infatti, deve essere quella di limitare al massimo l’impatto sull’ambiente fornendo al pescatore le migliori condizioni, ambientali e operative per l’esercizio del suo sport preferito.
I progetti possono prevedere, per i frequentatori delle aree di pesca responsabile, convenzioni e agevolazioni con i Comuni e con le strutture ricettive locali.
In queste condizioni la pesca può svolgere un ruolo che, oltre il fatto sportivo, può contribuire alla valorizzazione del territorio e allo sviluppo di un turismo eco sostenibile.
In altri termini, partendo dalla pesca sportiva, si possono costituire dei siti che di per sé possono rappresentare dei potenti attrattori e motori di sviluppo locale.
La pesca sportiva, infatti, oltre alle attività economiche legate al turismo e alla piccola ricettività, può favorire il recupero del territorio, sviluppando interventi connessi all’attività propriamente detta e mirati alla riqualificazione ambientale ed ecologica.
E’ essenziale però che nelle aree di pesca siano rispettate puntualmente le regole della pesca sportiva responsabile a partire dalla limitazione del numero delle catture e prevedendo, se del caso, l’applicazione delle pratiche “no kill” e di catch and release.
Anche questa tipologia di progetti potrà essere corredata da un disegno sommario dell’intervento, dall’indicazione del target di riferimento, da una stima del potenziale bacino di utenza e dei benefici economici e sociali attesi per l’area interessata.